sabato 17 novembre 2007

Dubbi del Congresso sulla war on drugs di Bush

Il presidente George W. Bush ha proposto 1,4 miliardi di dollari da destinare alla lotta ai cartelli delle droghe in Messico e a sei nazioni sudamericane, proposta accolta con ostilita' dai membri della Commissione che l'ha esaminata. Questa iniziativa e' arrivata in ritardo, non convincendo del tutto i membri della Commissione per gli affari esteri della House, i quali ritengono che questi fondi dovrebbero essere spesi per "togliere l'interesse verso le droghe", mentre temono che i militari messicani e la polizia (corrotti) se ne impadroniscano o li usino impropriamente, e sono stupiti che il Congresso non abbia considerato queste possibilita'.
"Abbiamo appreso dell'iniziativa del presidente dai Media, e questo e' un comportamento non propriamente corretto e profondamente fastidioso", ha dichiarato il presidente democratico della Commissione Tom Lantos, mentre per il collega repubblicano David Scott il presidente Bush, ignorando il Congresso, ha messo in pericolo le relazioni estere del Paese. "Il Congresso non e' una banca dove il presidente si reca per ottenere finanziamenti. Questo e' il tipo di politica che ha messo gli Stati Uniti nella posizione in cui e' oggi a livello mondiale".[...]
Un'altra bella figura per Bush!
[fonte aduc.it]

1 commento:

Anonimo ha detto...

E quando mai questi 'potenti' non fanno pasticci... ai ai!!!