sabato 28 febbraio 2009

Italia. Storie di guerra alla droga: cerca la signora Ina al telefono, arrestato

Abbiamo richiesto la somma massima, calcolata in base ai giorni di detenzione a cui e' stato costretto il mio cliente, ovvero 500 mila euro'. Cosi' ha spiegato l'avvocato riminese Moreno Maresi, difensore dell'albanese di 27 anni rimasto ingiustamente in carcere per due settimane, per un'intercettazione telefonica mal interpretata nel 2005. Dopo la richiesta del legale, la Corte di appello di Bologna, che questa mattina ha esaminato il caso, si e' riservata di decidere. Ma probabilmente la decisione arrivera' fra qualche settimana. Nel frattempo il giovane, prima residente nel Riminese, si e' trasferito in un'altra citta' del nord dove lavora regolarmente. Dopo l'arresto e la carcerazione, aveva infatti perso anche il lavoro. Nel 2005 durante un'indagine su un traffico di droga, venne intercettata l'utenza dell'immigrato che chiedeva al telefono di una certa 'Ina', sua connazionale. Gli inquirenti interpretarono le sue richieste come una domanda di cocaina e l'uomo fu arrestato. Ma successivamente il suo avvocato riusci' a dimostrare che la ragazza esiste davvero e che si chiama proprio Ina. Ne segui' il proscioglimento, gia' in fase istruttoria, e ora la richiesta di danni allo Stato.
fonte aduc.it

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